Un saggio inedito sull'araldica nelle città di fondazione
Documenti inediti, curiosità ed analisi che portano nuova luce sulla città fondate in Agro Pontino

Un confronto inedito tra le insegne cittadine originariamente concesse e quelle conseguenti la caduta del regime fascista.

50 immagini di documenti inediti, bozzetti degli stemmi araldici che testimoniano le fasi di composizione dei simboli
Ricostruzioni grafiche, proposte di correzione degli errori constatati

Una dettagliata esplorazione documentale corredata da rilievi fotografici sul territorio.

Scopriamo l'araldica attraverso un percorso trasversale per far avvicinare i lettori alla materia
Genesi ed evoluzione del simbolismo

Dai loghi delle case automobilistiche, squadre di calcio e brand di moda, fino all’araldica civica per comprendere il valore dei simboli.

IERI - Provincia di Littoria

“D’azzurro, al fascio Littorio d’oro, legato di rosso, con la scure di argento uscente da un fastello di spighe di grano d’oro nodrito su una palude di nero e d’argento, al capo del Littorio d’oro circondato da due rami di quercia e di alloro, annodati da un nastro dai colori nazionali.” – Concessione R.D. 03/12/1934 – Lo stemma araldico è stato disegnato dall’artista Duilio Cambellotti

OGGI - Provincia di Latina

“Campo di cielo, alla banda di verde bordata da due filetti d’argento, caricata di tre spighe di grano, poste nel verso della banda; accompagnate: sopra da una torre, aperta e finestrata di nero, fondata sulla cime di tre monti, il tutto al naturale; sotto da un’ancora immersa in mare fluttuoso. Ornamenti esteriori da Provincia” – Concessione D.P.R. 05/06/1954

La composizione degli stemmi

L’analisi delle figure araldiche nel contesto storico e sociale

SCUDO
La geometria nei bozzetti e nelle rappresentazioni scultoree

Analisi dell’evoluzione della foggia dello scudo rispetto ai bozzetti, alla blasonatura ed ai decreti di concessione. Raffronto tra gli originali e le ricostruzioni araldicamente corrette.

CAPO
Le pezze onorevoli

L’abrogazione del capo del littorio negli stemmi: interpretazioni diverse non sempre araldicamente corrette: analisi dei bozzetti e dell’iter di concessione dei nuovi stemmi dopo la caduta del regime fascista.

L'IDENTIFICAZIONE DELLE NUOVE COMUNITÀ' NEGLI STEMMI ARALDICI
Come la propaganda del regime utilizzava i simboli

Riflessioni sulla genesi dei territori e sugli aspetti sociali connessi all’antropizzazione  dell’agro pontino bonificato, alla riconoscibilità dei simboli sotto cui costruire una identità civica.

I RILIEVI FOTOGRAFICI
I simboli impressi nell'architettura

Per le città analizzate sono stati effettuati dei rilievi fotografici delle facciate degli edifici appartenenti al nucleo di fondazione in ricerca di connessioni con le figure araldiche rappresentate negli stemmi e delle relative rappresentazioni scultoree superstiti alla c.d. damnatio memoriae

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DOCUMENTI ORIGINALI
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POSTER INFOGRAFICA
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IMMAGINI E ILLUSTRAZIONI

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In allegato al volume ``Agraldica`` il poster infografica 70x50 cm con tutte le curiosità e le immagini degli stemmi dell'agro pontino di ieri e di oggi.

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Antonio Rossi

Giornalista pubblicista, è tra gli animatori più attivi della movida culturale di Pontinia.

Nel 2008 è stato il promotore dell’impiego dei codici bidimensionali (qr-code) per promuovere l’architettura di Pontinia tramite la realizzazione di pannelli informativi che trasformano lo smartphone in una guida turistica. Nel 2010 ha incuriosito la comunità locale con un’altro progetto di marketing territoriale realizzando il modello degli edifici di fondazione.
Nel 2011, ha donato un importante fondo documentale al museo cittadino di Pontinia

costituito da quotidiani e riviste, anche straniere, risalenti all’epoca della fondazione ed inaugurazione di Pontinia che fanno parte della collezione permanente.
Dal 2010 al 2015 ha incuriosito la comunità locale con un altro progetto di marketing territoriale realizzando il modello degli edifici “storici” di Pontinia con i mattoncini delle costruzioni Lego per la promozione ed interazione con l’architettura razionalista, esposti presso il Museo dell’Agro Pontino (MAP).